BUONGIORNO SIGNOR GAUGUIN!
BUONGIORNO SIGNOR GAUGUIN!
Spettacolo tratto dal romanzo “Una solitudine troppo rumorosa” di Bohumil Hrabal
Testo e regia: Enrico Paci – scenografie: Francesco Rosi – musiche: Tarek Komin – costumi: Tea Paci – con: Massimo Boncompagni, Mauro Silvestrini, Alberto Smargiassi.
«Da trentacinque anni lavoro alla carta vecchia ed è la mia love story».
Uno scantinato umido e buio, pieno di mosche, carte vecchie e libri da macero. Al centro una pressa meccanica. È questo l’universo in cui, da trentacinque anni, si muove Hanta, il protagonista del breve ma fulminante romanzo Una solitudine troppo rumorosa di Bohumil Hrabal (1977). È il mondo di cui conosce i segreti, nel quale sa abitare e trovare vie di salvezza. Hanta, io narrante del romanzo di Hrabal, è una splendida metafora dell’uomo che per sopravvivere alla propria condizione ha bisogno di ricercare bellezza, esprimere l’intima personalità nonostante tutto, aspirare ad una qualche forma di elevazione dallo stato contingente. Lui lo fa pressando pacchi di carta vecchia, credendoci in maniera viscerale e con una convinzione ingenua e fortissima al tempo stesso, portando questo suo credo alle estreme conseguenze. (n.d.r.)
Lo spettacolo ha debuttato il giorno 26 marzo 2015, come produzione originale del festival CaLibro 2015 (www.calibrofestival.com), negli spazi dell’Officina MentalMeccanica, capannone industriale dismesso della zona industriale Nord di Città di Castello, ora diventato spazio culturale.
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